Ricerca Ricoh: i gap generazionali nelle aziende sono uno stereotipo da abbattere

Sostenibilità e innovazione fungono da collante per le differenti generazioni. A dirlo è il nuovo studio Ricoh “Workforce United”.

ricohL’arrivo della Generazione Z in azienda più che generare contrasti sta rappresentando un elemento di coesione tra tutti i dipendenti. Inoltre, nelle imprese gli elementi che accomunano le differenti generazioni superano quelli che le dividono. Questo è quanto emerge dalla ricerca Ricoh “Workforce United” realizzata da Coleman Parkes oltre 4.500 dipendenti di tutta Europa.

Lo studio ha messo in evidenza come le differenti generazioni in azienda abbiano aspettative e obiettivi comuni. Ad esempio, i dipendenti di ogni età chiedono alla propria azienda di operare secondo i più elevati standard etici e morali. In particolare, la maggior parte dei dipendenti di tutte le generazioni (64%) concorda sul fatto che la sostenibilità debba costituire una priorità assoluta anche nello sviluppo di nuovi prodotti e servizi. Un altro aspetto che funge da collante è quello dell’innovazione: il 73% degli intervistati è fiducioso nella propria capacità di utilizzare le nuove tecnologie. Inoltre, il 63% concorda sul fatto che l’innovazione IT li aiuti a lavorare in modo più efficiente e il 69% sottolinea come le aziende migliori siano quelle che investono in tecnologie digitali. In merito a questo ultimo aspetto, gli intervistati sono ottimisti nei confronti della Digital Transformation, convinti che essa aumenti la produttività e l’efficienza. Indipendentemente dall’età, il 72% degli intervistati vorrebbe contribuire concretamente al successo della propria azienda e, anche grazie alle tecnologie, lavorare in modo più smart.